Il problema delle zone interne e dei comuni minori della Sardegna
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di Mario Medde
Alla fine degli anni settanta e ottanta promuovevo, come dirigente della CISL di Oristano, iniziative a tutela delle aree interne e dei comuni minori del nostro territorio. Già da allora erano manifesti i segni forti della crisi economica e demografica, e parlavamo di tendenziale estinzione di molte comunità afflitte dall’emigrazione, dall’isolamento, dalla carenza di servizi fondamentali, dalla soppressione delle scuole primarie, dall’invecchiamento della popolazione e dalla bassa natalità. Problemi che in quegli anni le rappresentanze politiche e istituzionali avevano difficoltà a capire intente come erano a coltivare idee e progetti di razionalizzazione e di compatibilità economica e finanziaria. E infatti, oggi, di fronte agli effetti di quelle politiche e del diffuso fenomeno del calo demografico che incide irreversibilmente sull’efficacia delle misure in campo, si mette in mostra una sorta di “pianto del coccodrillo”, a fronte di un vero e proprio rischio antropologico per vaste aree dell’Isola. Ripropongo qui alcuni ragionamenti già più volte fatti, ma più che attuali e aggiornati alla luce di nuove evidenze e situazioni.
Giannetto Lay: l’importanza e le difficoltà della partecipazione
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di Mario Medde
Gli Atti del seminario di studi su L’intervento straordinario in Sardegna e l’attuazione dell’articolo13 dello Statuto speciale, tenutosi a Cagliari il 27-28 ottobre 1983, a cura della IV Commissione del Consiglio regionale della Sardegna, contengono, tra gli altri, l’intervento di Giannetto Lay in qualità di componente del Comitato regionale di programmazione, di cui allora facevano parte le organizzazioni sindacali. Giannetto Lay in quella data non era più segretario generale della CISL sarda; nel 1981 gli era infatti subentrato Ugo Pirarba.
Proposte su formazione professionale e politiche attive del lavoro in Sardegna
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di Mario Medde
Neppure la manovra finanziaria e di bilancio per il 2025 – tenuto anche conto del ritardo nell’approvazione e dei mesi di esercizio provvisorio – presenta proposte e misure specifiche adeguate al rafforzamento della formazione professionale, né sono visibili interventi normativi di natura più strutturale.
Post-umanesimo, trans-umanesimo, sindacato
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di Mario Medde
1. Sul tema del post umanesimo e trans-umanesimo Mons. Ignazio Sanna – arcivescovo emerito di Oristano…. – ha scritto un importante saggio dal titolo L’identità aperta, il cristiano e la questione antropologica, Queriniana 2006. Nonostante siano trascorsi diciannove anni, l’opera di Mons. Sanna è di grande interesse e attualità, sia per la documentazione riportata che per le opinioni espresse.
Al centro della riflessione è la difesa dell’identità umana, biologica e antropologica, all’interno di un processo tra natura e cultura che ripropone la centralità della vita umana.
Situazione economica e sociale della Sardegna e iniziativa sindacale
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di Mario Medde
Le strategie e gli interventi messi in campo da parte della politica e delle istituzioni, Stato e Regione, non appaiono risolutivi dei problemi più rilevanti dell’Isola. Non è una novità. Le cause sono diverse. Alcune tutte interne alla Sardegna, altre, esterne, derivano dalla responsabilità dei governi nazionali, qualcuna dalla complessità dei problemi di competenza della Unione Europea e dalla incidenza delle relazioni e vicende internazionali, come le guerre e le competizioni tra Stati e aree di influenza geo-politica.
La programmazione e attuazione degli obiettivi di sviluppo e la partecipazione
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di Mario Medde
La storia del sindacato sardo è una storia di conflitti e partecipazione, soprattutto per quel che riguarda la programmazione dello sviluppo e la promozione del lavoro da parte della Regione Sardegna. Gli atti della programmazione regionale sono stati, e lo sono tutt’ora, il terreno di scontro e confronto con le diverse Giunte regionali. Alcune riflessioni sono necessarie per rafforzare l’iniziativa sociale e sindacale e la stessa partecipazione alla programmazione e attuazione degli obiettivi dello sviluppo e alla promozione di maggiori e migliori opportunità lavorative.
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