Al nuovo Consiglio regionale proponiamo l'attuazione della Costituente del popolo sardo
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di Mario Medde e Pietro Borrotzu dell'Associazione Carta di Zuri
Un'Assemblea costituente del popolo sardo da eleggere ora. È una sorta di proposta ri-costituente per il centrosinistra sardo che pure ha vinto le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. Lo ha sostenuto qualche giorno fa Pietrino Soddu parlando, e con argomenti di forte spessore, di autonomia, federalismo e giustizia, e di rinegoziazione dei rapporti e poteri con Roma e Bruxelles.
Per chi come noi da tanti anni sostiene la necessità della Costituente è un viatico di enorme rilevanza. Un incoraggiamento a riprendere in mano l'iniziativa del Comitato per la Costituente del popolo sardo per affermare i diritti dei Sardi a Roma e a Bruxelles, e contestualmente per ridisegnare in senso federalista anche la nostra Isola.
Per il lavoro, soluzioni adatte alla Sardegna
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di Mario Medde
L'emergenza lavoro è ormai una priorità per la Sardegna. Da nessuno negata per l'evidenza degli indicatori riguardanti il mercato del lavoro e l'economia, che riflettono la più preoccupante condizione di disagio e malessere della gran parte dei sardi.
L'assenza di lavoro non è un problema solo sardo, ma da noi pesa ancora di più l'evoluzione negativa del fenomeno della povertà materiale che, come riflesso della crisi produttiva e della disoccupazione, ha registrato negli ultimi nove anni un incremento che non ha riscontro nel resto del Paese, e che ha portato l'incidenza della povertà relativa delle famiglie a soglie vicine al 22%.
Istruzione e formazione professionale in Sardegna
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di Rossana Murgia
L'istruzione e la formazione sono oggi al centro dei processi di crescita, modernizzazione ed integrazione sebbene la collaborazione fra gli istituti scolastici e le agenzie formative è spesso problematica per le diffe-renti modalità di funzionamento del sistema scolastico e del sistema formativo in genere. Tale situazione è chiaramente aggravata dall'assenza di un quadro normativo di riferimento comune.
L'istruzione – che beneficia di una maggior autonomia organizzativa – risente tuttavia di tempistiche di ero-gazione dei finanziamenti da parte dell'amministrazione scolastica che non sono sempre coerenti con i ritmi scolastici. D'altro canto, la formazione – che si caratterizza per una maggiore flessibilità e dinamicità operativa – è organizzata in funzione dei bandi provinciali e delle direttive regionali ed è chiamata a tener conto delle procedure specifiche stabilite dalle Regioni e dalle Province.
Lettera aperta ai candidati presidenti della Regione Sardegna
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di P. Borrotzu, M. Medde, F. Meloni, L. Saba
Associazione "Carta di Zuri"
L'Associazione Carta di Zuri non partecipa alla campagna elettorale in corso per il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna; com'è ovvio per una associazione di volontariato impegnata nella lotta alla povertà e per i diritti dei popoli e non nell'ambito più prettamente politico. La Carta di Zuri è però fortemente interessata a che la campagna elettorale si svolga attraverso un serio e credibile confronto, tra i candidati, le forze politiche, le persone e le comunità, sui problemi che oggi vive la Sardegna e che rappresentano un ostacolo al suo sviluppo e all'affermazione dei diritti di cittadinanza. Un obiettivo che va perseguito in funzione della coerenza della politica tra il dire e il fare e della capacità attuativa della Regione come istituzione dell'autonomia. In questa direzione e con questi significati ci rivolgiamo ai candidati Presidente della Regione e ai candidati nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.
L'eredità del 2013 e la crisi dell'Ente Regione
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di Pietro Borrotzu e Mario Medde
Associazione "Carta di Zuri"
Il 2013 è stato l'anno peggiore nella storia dell'autonomia speciale della Sardegna. Certamente sul versante sociale ed economico, che ha registrato un numero di disoccupati intorno alle 150.000 unità, compresi quanti si sono scoraggiati nella ricerca del lavoro, e un tasso di disoccupazione giovanile che è vicino al 42%, frutto amaro di una lunga fase recessiva che trova origine sia nella crisi finanziaria e produttiva mondiale che negli storici e irrisolti problemi dell'Isola. Le enormi difficoltà dell'industria, dell'agricoltura e dell'allevamento sono alla base dell'impoverimento della Sardegna, un fenomeno reso visibile dall'enorme numero di persone coinvolte, circa 350.000, e da redditi familiari più bassi del 27% rispetto al Nord.
L'antico e irrisolto problema delle aree interne della Sardegna
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di Mario Medde
Il calo demografico, la ripresa dell'emigrazione, in primo luogo dei giovani diplomati e laureati, l'aumento della disoccupazione, l'invecchiamento della popolazione, la riduzione di servizi primari e fondamentali quali quelli della formazione e istruzione, le difficoltà senza precedenti dell'allevamento e della pastorizia, la crisi del modello industriale, l'insoluta questione dei trasporti, della mobilità e delle infrastrutture, la riduzione del reddito prodotto, ripropongono, ancora una volta e in forme sempre più preoccupanti, l'antico e irrisolto problema delle aree interne della Sardegna.
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