Chi è nato o ha messo radici in un luogo, può a questo restare legato per la vita; un'attrazione che si nutre certamente del proprio vissuto, delle cose e di un ambiente che si predispone all'accoglienza e al richiamo. È l'ansia che domina chi si allontana, il nostos dei Greci. Non è solo il desiderio, talvolta struggente, del ritorno, è la voglia della piccola patria.
Io sono nato a Norbello nel 1950. Ho compiuto gli studi superiori al liceo classico De Castro di Oristano, una città che amo per la sua storia, così significativa per l'Isola, e per averla a lungo frequentata nell'età della mia formazione culturale e politica; non meno che per le tante relazioni campidanesi intessute in anni indimenticabili, in primo luogo con quella che è diventata la compagna della mia vita.
A venticinque anni, dopo un'esperienza di formazione nei movimenti culturali e politici che s'impongono nell'Isola tra il 1965 e il 1975, inizia il mio percorso di sindacalista nella CISL. Poi l'intermezzo "continentale" di quasi un anno a Firenze, nel Centro studi della CISL, per frequentare il corso lungo per dirigenti sindacali. Quindi il rientro in Sardegna nella unione sindacale di Oristano nel 1977. Nel 1982 vengo eletto segretario generale della CISL di Oristano, sino al 1992, anno in cui, a gennaio, entro a far parte della segreteria regionale sarda. Nel 1999, a gennaio, un mese che spesso ha segnato le scelte della mia vita sindacale, l'elezione a segretario generale della CISL della Sardegna, carica in cui verrò confermato sino a maggio del 2013. Cessato dall'incarico per fine mandato, mi viene assegnata la responsabilità di Presidente dello IAL, la società che ha come ragione sociale l'istruzione, la formazione e l'apprendimento sul lavoro, un'eccellenza nel campo dell'offerta formativa in Sardegna.
In tutti questi anni il mio impegno è stato caratterizzato, in particolare, dalla difesa dell'autonomia del sindacato e dei diritti dei lavoratori, dalla lotta alle povertà e per il lavoro, dalle iniziative per la promozione dello sviluppo, delle riforme istituzionali e dell'autogoverno della Sardegna. Obiettivi sempre perseguiti con forte vocazione unitaria, spesso controcorrente, dando vita, più recentemente, all'Associazione Carta di Zuri per la lotta alla povertà e al Comitato per la Costituente del popolo sardo.
Nella primavera del 2012 la casa editrice Iskra ha dato alle stampe Antiles, un racconto di esperienze individuali e collettive, personali e pubbliche, filtrate dal legame forte e identitario con i luoghi – Norbello – ai quali, oltre ogni distacco, sono infine sempre tornato.