È necessaria, in Sardegna, una progettualità politica capace di indicare nuovi traguardi oltre la stagione della Rinascita e dell'Autonomia speciale. Questo presuppone non il superamento, ma il rilancio della rappresentanza e della mediazione politica. Non ci sono scorciatoie in grado di dare risposte semplici e immediate alle difficoltà dei partiti. Negli spazi di questa crisi si è inserita e rafforzata una versione personalistica della rappresentanza, ma, come sempre è accaduto nella storia, ciò ha portato a pericolose involuzioni nella rappresentanza degli interessi.
La perdita di sovranità della politica va recuperata con un nuovo modello di democrazia che riconosca una pluralità di istituzioni in grado di consentire ai cittadini di concorrere effettivamente alla formazione della volontà pubblica.
Al centro di questa rinascita stanno in pari grado i valori, i soggetti, gli strumenti, la capacità attuativa che si devono affermare nelle diverse sedi decisionali.
La perdita di sovranità della politica va recuperata con un nuovo modello di democrazia che riconosca una pluralità di istituzioni in grado di consentire ai cittadini di concorrere effettivamente alla formazione della volontà pubblica.
Al centro di questa rinascita stanno in pari grado i valori, i soggetti, gli strumenti, la capacità attuativa che si devono affermare nelle diverse sedi decisionali.
I TITOLI DI UNA NUOVA PROGETTUALITÀ
La progettualità politica e la nuova questione sarda necessitano oggi di una forte dimensione programmatica e di una capacità attuativa eccezionale. I titoli più importanti di questo programma sono:
La progettualità politica e la nuova questione sarda necessitano oggi di una forte dimensione programmatica e di una capacità attuativa eccezionale. I titoli più importanti di questo programma sono:
la soggettività del popolo sardo e il riconoscimento della sua identità/diversità nella costruzione del federalismo cooperativo e solidale e nella attuazione del federalismo interno;
il modello di democrazia e la costruzione della nuova Regione con la partecipazione dei cittadini e la valorizzazione delle rappresentanze sociali ed economiche. Nello specifico, per costruire una nuova Regione, è necessario affrontare il ruolo e l'ordinamento degli enti locali, la partecipazione del partenariato economico e sociale, una nuova legge elettorale;
la nuova Carta Statutaria della Regione Sardegna e la ridefinizione del rapporto con lo Stato tramite l'Assemblea Costituente del Popolo Sardo;
la nuova Carta Statutaria della Regione Sardegna e la ridefinizione del rapporto con lo Stato tramite l'Assemblea Costituente del Popolo Sardo;
i soggetti, gli ambiti e i poteri della programmazione dello sviluppo economico e sociale dell'Isola;
il lavoro come motore dello sviluppo e della ripresa economica;
il capitale umano. La competitività dell'intero sistema regionale, la qualità dello sviluppo, la solidarietà necessitano di un forte e diffuso progetto incentrato sulla scuola, sull'Università, sulla Ricerca, soprattutto in un'economia e in un mercato fondati sullo sviluppo della conoscenza. Ma ancora di più perché le tutele, i diritti e il rispetto della persona si rafforzano se accompagnati da una maggiore istruzione e dalla socializzazione delle conoscenze e delle sue opportunità. Si tratta di un investimento nel capitale umano che è la premessa per costruire la società della conoscenza, l'ulteriore elevazione dei lavoratori, la crescita culturale, sociale ed economica.
la scienza e l'innovazione. La scienza e lo sviluppo tecnologico, con le professionalità e le risorse umane, veicola la conoscenza a patto che venga diffusa e usata per promuovere lo sviluppo, garantire la competitività e la qualità stessa della vita umana. Appare sempre più necessaria una riflessione e una verifica sullo stato della ricerca scientifica in Sardegna, sui soggetti, sugli strumenti, sulle politiche e sulle risorse necessarie a rafforzare e sviluppare un settore primario e strategico per l'intera Isola, anche e soprattutto in funzione di una sempre più necessaria innovazione di prodotto, di processo e organizzativa di molte imprese sarde. Una verifica sulla ricerca e sullo sviluppo tecnologico più che mai urgente, sia per discutere sullo stato di attuazione delle relative misure del POR Sardegna, sia per valutare il livello di integrazione con la comunità scientifica europea ed internazionale.
l'industria, la produzione di beni ed equilibrio tra i settori. Lo sviluppo dell'economia e della società sarda passa attraverso l'industria e la produzione di beni, in stretto rapporto ed equilibrio con gli altri settori più importanti dell'economia regionale, l'agricoltura e la pastorizia, il turismo e i servizi e le lavorazioni ad alto valore aggiunto. Una strategia intersettoriale che deve avvalersi di un mix di politiche di sgravio fiscale e di incentivi sul capitale.
Lo sviluppo locale rappresenta in questa direzione l'ambito privilegiato di intervento per le politiche di sostegno e nella gestione del ciclo unico di programmazione.
Il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e all'esportazione è un obiettivo che va rafforzato per le esigenze del sistema imprenditoriale sardo nel mercato nazionale e internazionale. In questa direzione vanno attuate, con maggiore convinzione ed efficacia, le norme sul cosiddetto «potere estero» delle Regioni, derivante dalle nuove riforme costituzionali in materia di accordi e di intese con enti e regioni di Stati esteri.