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di Mario Medde
La CISL confederale ha promosso la proposta di legge di iniziativa popolare La partecipazione al lavoro. Per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori.
Come si legge nella relazione di presentazione, la Proposta di legge incarna i valori fondanti della CISL, la sua identità e la sua storia, rafforza e valorizza ulteriormente la partecipazione e la contrattazione e innova, potenziandole, le relazioni sindacali; può inoltre produrre effetti positivi sulla qualità del lavoro, sui livelli retributivi e nello stesso tempo migliorare la dimensione aziendale attraverso il contributo dei lavoratori.
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di Mario Medde
In Sardegna, al 10.12.2020, si registravano (fonte INPS) un totale di 112.588 domande definite su tutte le diverse varietà di ammortizzatori sociali e 1.532 ancora da lavorare. Nel mentre si discute a livello nazionale una proposta per rafforzare gli ammortizzatori sociali, con un sistema a copertura universale, solidale e più inclusivo, è prioritario che oggi gli strumenti di integrazione salariale, dunque i lavoratori, vengano orientati verso la formazione e la riqualificazione professionale; ovviamente laddove necessario e possibile.
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di Mario Medde
SARDEGNA
Tasso giovani NEET: 21,8 %
(giovani tra i 15 e i 24 anni che non lavorano
e non frequentano alcun corso di istruzione e formazione)
Popolazione residente di 15 anni e oltre per titolo di studio
con qualifica professionale 1,9 %, con licenza media 40,1 %,
con licenza elementare, nessun titolo 18,0 %.
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di Mario Medde
1. Problemi dello sviluppo e del lavoro in Sardegna
Scadenze elettorali e prioritàDue gli appuntamenti importanti per la Sardegna nel 2019. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e quelle per il Parlamento europeo. Le forze politiche dell'Isola sono già impegnate in una discussione sulle alleanze elettorali, alla luce anche degli scenari prodotti dai cambiamenti politici e istituzionali delle ultime elezioni per il Parlamento. Una riflessione urgente e necessaria riguarda certamente gli apparentamenti elettorali, ma ancora di più e prima lo stato dell'economia, della società e delle istituzioni dell'Isola e le scelte che s'intendono mettere in campo, e soprattutto attuare, nei prossimi anni.
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di Mario Medde
I dati dell’ultimo trimestre del 2017, pubblicati dall’ISTAT, attestano una situazione ancora molto preoccupante della disoccupazione in Sardegna. Una percentuale intorno al 17% che evidenzia una sorta di cronicizzazione di questo fenomeno negativo. A ciò si aggiunga la disoccupazione giovanile, oltre il 40%, e la dispersione scolastica, al 18,1%, che vede la Sardegna al secondo posto tra tutte le regioni italiane. La stessa produzione di ricchezza nell’Isola, nonostante una leggera crescita dopo anni di recessione, è ben al di sotto della tendenza nazionale e soprattutto al disotto del 70% della media europea; ancora di più rispetto alle necessità reali della Sardegna. Infatti, come attestano OCSE, BankItalia, Eurostat, aumentano le povertà e le diseguaglianze in Italia e in Sardegna; quest’ultima si trova infatti ,come indice di povertà, al 212 posto su 276 regioni dell’Europa.