Specialità e autonomia della Sardegna. Principio di sussidiarietà e nuovi assetti istituzionali
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di Mario Medde
1) Energia, mobilità delle persone e delle merci, infrastrutturazioni materiali e immateriali, istruzione e formazione, politiche attive del lavoro, credito, sanità e tutela della salute, precarietà lavorativa e povertà diffusa, spopolamento record anche rispetto alle altre regioni, sono alcuni dei problemi che la nuova Giunta regionale ha l’obbligo di affrontare rapidamente. Qui stanno infatti le precondizioni di una nuova fase di sviluppo della Sardegna.
Brevi appunti su regionalismo, federalismo fiscale, autonomia*
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di Mario Medde
1. La Cisl, il sindacato dell’autonomia e delle autonomie: le ragioni di un primario interesse per il tema dell’autonomia e del regionalismo
La CISL è nata come sindacato dell’autonomia e delle autonomie e ha nel suo DNA e nella pratica quotidiana queste caratteristiche, peraltro fondamentali e fondanti la stessa costruzione giuridica e costituzionale del nostro Paese.
Imago Mundi
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I racconti di carne, d’acqua e di pietra sono parte della memoria di un mondo, che è poi quello dei piccoli paesi della Sardegna, imago mundi, dove i ricordi vengono filtrati e recuperati per raccontare qualcosa e qualcuno nella speranza che durino nel tempo.
I nostri sogni, le ambizioni, i miti della gioventù, le persone conosciute e quelle amate sono parte di noi. Taluni rimossi dal tempo, ma non scomparsi dalla memoria, altri ancora presenti nei volti e nel ricordo. Per chi come noi è vissuto in un paese, è facile identificarlo come custode dei nostri anni.
Chi ha avuto la fortuna di tornare ne capisce ancora di più il significato. È l’ansia che domina soprattutto chi si allontana, il nostos dei Greci. Non è solo il desiderio, talvolta struggente, del ritorno, è la voglia della piccola patria. Un luogo che gli antichi latini definivano come genius loci, lo spirito del luogo, un insieme identitario, in cui anche noi e il nostro vissuto sono inclusi, dove nessuno in vita si sente anonimo, ma parte di un tutto, persone, case, territorio, e che in morte rispecchiano ancora i fatti e le persone che li hanno abitati.
A proposito della prossima scadenza elettorale e di candidati alla presidenza della Regione Sardegna
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Mancano pochi mesi alla fine della legislatura regionale. I partiti sono impegnati a definire le alleanze e a individuare il candidato a Presidente della Regione Sardegna per la prossima legislatura. Il Partito democratico e i Cinque stelle vi hanno già provveduto con la parlamentare di questi ultimi, la nuorese Alessandra Todde. Nell’area del centro sinistra si preannunciano altre scelte, tra le quali quella di Renato Soru, già Presidente della Regione dal 2004 al 2009 e poi parlamentare europeo. Sono in corso comunque tentativi di dialogo. Nel centro destra non si è deciso; per il momento la scelta potrebbe ricadere sull’attuale presidente della Regione Christian Solinas, sardista, oppure sul Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, di Fratelli d’Italia. Per il momento si parla di queste due persone.
Per l'autonomia e lo sviluppo della Sardegna
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di Mario Medde
Abbiamo di fronte una fase importante della vita della Sardegna: una legislatura regionale tormentata e in fase conclusiva, un Governo nazionale di centro destra che mostra notevoli difficoltà sulle emergenze del Paese, l’avvio della programmazione dei Fondi comunitari per il prossimo settennio, la gestione dei fondi del PNRR, gli effetti pesanti sulla vita delle persone causati prima dalla pandemia e ora dalla guerra in Ucraina, la mobilitazione, che però non decolla, per il riconoscimento dello status di insularità nella Costituzione e da parte della UE, la proposta del Governo sull’autonomia differenziata, che fortunatamente è al palo, … e tante altre questioni all’ordine del giorno sui temi dello sviluppo e del lavoro.
Breve riflessione su denatalità, spopolamento e rischio antropologico nelle aree interne e nei comuni minori della Sardegna
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di Mario Medde
Due note sul problema denatalità e spopolamento. La prima, breve, riguardante l’Italia e le ripercussioni sul sistema previdenziale, la seconda, più articolata, sullo spopolamento della Sardegna, e, nello specifico, delle zone interne e dei comuni minori.
1) L’Italia invecchia e si spopola (- 2,9% nel 2022 ) e registra un tasso di natalità tra i più bassi al mondo. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sostiene che a causa di questo fenomeno, del calo del numero degli abitanti e della forza lavoro, nessun sistema previdenziale può reggere a lungo.
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